"Il lavoro sporco" di Monti

Sento il dovere di fare delle considerazioni al dibattito politico che si sta sviluppando sui mass media in questi giorni di vigilia elettorale.
Innanzitutto, il governo Berlusconi è caduto nel mese di novembre del 2011 perché un’altra forza politica di governo, la Lega, che lo aveva appoggiato in Parlamento, si è rifiutata di portare a termine il lavoro sporco della riforma delle pensioni voluta da Berlusconi per far quadrare i conti del paese Italia.
La Lega aveva pagato in termini elettorali alle elezioni regionali del 2010 per aver approvato qualche anno prima una analoga riforma delle pensioni che aveva introdotto il famoso scalone poi fatto cadere dal governo Prodi.
In secondo luogo, il governo Monti ha difeso a spada tratta gli interessi degli industriali: non si capisce,infatti,l’accanimento con cui il governo cosiddetto tecnico voleva portare a termine la riforma del lavoro a danno dei lavoratori, per fortuna mitigata da Bersani.
In terzo luogo, l’introduzione dell’IMU è stata votata dalle forze politiche maggiormente rappresentative in parlamento.
Perciò, è inutile che alcune di quelle forze politiche, che hanno fatto il lavoro sporco in Parlamento, approvando le riforme volute dal governo, adesso cercano di costruirsi una nuova verginità politica sparlando del governo Monti, forse perché i sondaggi elettorali indicano chiaramente che cosa vogliono gli elettori.
Le uniche forze politiche che hanno contrastato in Parlamento l’azione del governo Monti sono state: l’Italia dei valori e la lega; fuori dal Parlamento invece si sono contraddistinte: il movimento 5 stelle di Beppe Grillo, Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola , Rifondazione comunista ed i verdi.
Chi è stato colpito dalle riforme volute dal governo Monti deve appoggiare solo quelle forze che si sono opposte; le altre cercano solo di acquisire consenso elettorale con false promesse.

admin – Lun, 24/12/2012 – 17:22