Correggere la legge 14-1-2013 n. 10 per l’applicazione della legge 113/92 - un albero per ogni bambino nato
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri prof. Giuseppe Conte
Al Ministro dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare generale Sergio Costa
Al Comandante Generale dei Carabinieri generale di corpo d’armata Giovanni Nistri
Alla studentessa svedese Greta Eleonora Thuberg Emman
Alla stampa italiana
OGGETTO: correggere la legge 14-1-2013 n. 10 per l’applicazione della legge 113/92 - un albero per ogni bambino nato
Il problema del clima adesso è diventato il problema dei problemi perché dalla sua risoluzione dipende il destino del pianeta Terra.
Il Parlamento italiano approvò nel lontano 1992 una legge che serviva a diminuire l’anidride carbonica immessa in atmosfera attraverso la piantagione di nuovi alberi in funzione della nascita dei bambini nati.
Una ragazza svedese Greta Eleonora Thunberg Emman ha lanciato l’allarme in tutto il mondo invitando coloro che hanno il potere di prodigarsi per abbassare l’anidride carbonica presente sul pianeta.
E’ vero che i maggiori inquinatori del mondo sono le grosse potenze economiche ma anche le piccole nazioni possono contribuire ad abbassare l’effetto serra.
Ho scoperto purtroppo qualche giorno fa che il governo Monti approvò la legge 14-1-2013 n. 10 intitolandola “ Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani “e al comma 1 dell’art. 1 ha addirittura inserito la seguente dicitura:” Al fine di assicurare l’effettivo rispetto dell’obbligo , per il Comune di residenza , di porre a dimora un albero per ogni neonato, alla legge 29 gennaio 1992, n. 113, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) All’art. 1, comma 1,dopo le parole: "i Comuni sono inserite le seguenti:" con popolazione superiore a 15.000 abitanti”, etc.
Un comune cittadino come il sottoscritto ha trovato delle contraddizioni madornali tra le belle parole del titolo della legge nonché la prima parte del comma 1 dell’art. 1 e ciò che è scritto successivamente nella lettera a) dell’art. 1 ; in parole povere sono stati ridotti gli alberi da destinare all’ambiente esonerando di fatto i Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
La suddetta norma è chiaramente incostituzionale perché ci sono cittadini di serie A, quelli nati in Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, perché hanno diritto ad avere un albero e quelli di serie B), quelli nati in Comuni inferiori ai 15.000 abitanti, che non hanno nessun diritto.
Perché i collaboratori dell’ex presidente della Repubblica non hanno rilevato la
macroscopica ingiustizia?
A parere dello scrivente la suddetta norma si può correggere con un’altra legge di
interpretazione autentica, inserendo la seguente frase:
Art. 1 – L’art.1 comma 1 lettera a) della legge 14-1-2013 n. 10 deve intendersi che permane l’obbligo , anche per i Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, di porre a dimora un albero per ogni neonato nel territorio comunale così come stabilito dalla legge 29-1-1992 n. 113.
Comunque è necessario correggere l’obbrobrio giuridico approvato in fretta e furia dal parlamento italiano.
Veglie, 27-03-2019