La Democrazia costa

Come ben noto, fu Pericle ad introdurre nella democrazia ateniese , circa 460 A.C., un sistema d’indennità mediante il quale ogni cittadino chiamato ad esercitare funzioni politiche riceveva dallo Stato, per la durata di queste funzioni , il minimo indispensabile al suo sostentamento giornaliero.
Credo che sul principio siamo tutti d’accordo.
Il nostro legislatore ha emanato nel tempo molti provvedimenti legislativi che hanno regolamentato la materia.
Una delle leggi fondamentali del passato è stata la legge 27-12-1985 n. 816 ormai superata dalla legge 267/2000.
L’art. 19 della legge 816/85 prevede che le indennità degli amministratori siano assoggettate al trattamento fiscale previsto dall’art. 47 del D.P.R. 597/73.
L’art. 25 della stessa legge prevede il diritto di visione e non di pubblicazione degli atti da parte dei cittadini: le amministrazioni disciplinano con proprio regolamento l’esercizio di tale diritto.
Successivamente il T.U. sulla Finanza Locale, il D.P.R. 267/2000, ha ulteriormente regolamentato la materia.
La tabella attualmente in vigore è stata pubblicata su tutti i siti vegliesi.
Per quanto riguarda le osservazioni eccepite dal sig. Dario Ciccarese, pubblicate il 19 c.m., si fa presente quanto segue:

-Il pensiero del sottoscritto circa i costi della politica in passato sono stati pubblicati sul proprio sito e sui siti locali in data 19 marzo 2009;
-Il sottoscritto ritiene che la riforma sulla riduzione di consiglieri e di assessori, che sarà approvata dal Parlamento con il consenso tacito dell’opposizione, non sia utile alla democrazia: per ottenere lo stesso risultato il Governo avrebbe potuto tagliare del 20% le indennità di carica attualmente percepite dagli amministratori comunali piuttosto che il numero dei consiglieri e assessori comunali;
-l’invito a visionare il proprio sito cercava di soddisfare la curiosità di quei lettori che avessero fretta di conoscere in tempo reale la risposta ai quesiti posti da soggetti anonimi senza aspettare i tempi tecnici di inserimento dei dati sui siti locali;
-le leggi attualmente in vigore non permettono la pubblicazione di dati riservati, anche se nel passato c’è stata qualche forza politica che ha pubblicato le indennità percepite dagli amministratori.
-il ministro della funzione pubblica Brunetta ha previsto solo la pubblicazione dei redditi percepiti dai dirigenti e non quelli degli amministratori locali;
- il sottoscritto credeva che la tabella pubblicata sul sito fosse più che sufficiente a soddisfare la legittima curiosità dei lettori;
-Per maggiore trasparenza, nel caso in cui l’informazione data non fosse stata sufficientemente chiara, l’indennità di carica che il sottoscritto percepisce dal 10 agosto 2009 è pari ad euro 139,00 mensili lordi , il 50% previsto dalla tabella pubblicata (coincide con quella percepita dal mio predecessore);
-è evidente che i redditi lordi percepiti dai lavoratori autonomi sono superiori ai redditi percepiti dai lavoratori dipendenti ( precisamente il doppio) a meno che questi non decidano di mettersi in aspettativa;
-non esiste una media delle retribuzioni: o si percepisce il minimo oppure il massimo (che equivale al doppio del minimo);
-il consenso elettorale che il sottoscritto ha ricevuto durante le ultime consultazioni amministrative del 2005, pari ad 89 voti, non è poco considerato che c’erano ben 4 liste in competizione tra loro: non c’è niente di più difficile che ricevere il consenso elettorale; solo chi è stato in lista conosce le difficoltà per acquisirlo!
-il valore di un uomo politico non si misura dal consenso elettorale: un uomo politico del passato, Ugo La Malfa, riusciva ad imporre la sua linea politica nonostante avesse soltanto un milione di voti;
-il sottoscritto è stato sempre indipendente nelle scelte politiche e amministrative: la scelta di non far cadere questa amministrazione è stata fatta esclusivamente per superare la crisi economica che attanaglia il nostro paese e nel contempo creare posti di lavoro soprattutto nel campo dell’Agricoltura e dell’Edilizia.
-Per il momento è stato approvato il piano casa, il comparto C1-18 e il Consiglio comunale di domani prevede l’approvazione del comparto C1-6;
-il sottoscritto ha interessato la Comunità Europea per l’approvazione di un nuovo regolamento comunitario al fine di utilizzare i vigneti per scopi energetici;
-le spese sopportate dal Comune di Veglie per resistere al ricorso proposto dagli ex consiglieri comunali saranno fatte conoscere dallo scrivente non appena disponibili;
- Il sottoscritto svolge attività di volontariato nel sociale e da sempre aiuta gratuitamente tutti i cittadini che hanno dei problemi da risolvere.

Auguri di buone feste a tutti i lettori.

Veglie, 21 dicembre 2009
Dott. Pietro Calcagnile

admin – Lun, 21/12/2009 – 23:03