Esposto contro ignoti per individuare i responsabili del mancato funzionamento della fognatura di Porto Cesareo

-Alla Procura della Corte dei Conti di Bari
-Alla Procura della Repubblica di Bari
-Alla Procura della Repubblica di Lecce
-al Presidente del Consiglio dei Ministri Roma
-al Ministro delle Infrastrutture Roma
-al Ministro del Sud Roma
-al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
-al Prefetto di Lecce
-al Presidente della Provincia di Lecce
-al Presidente dell’Acquedotto Pugliese s.p.a. on. Simeone Di Cagno Abbrescia
-Al Direttore generale dell’Acquedotto Pugliese s.p.a. ing. Nicola De Sanctis
-Al Consiglio di Amministrazione di AIP ( Autorità idrica pugliese )
-Al Direttore generale di AIP Bari
-Al Direttore amministrativo di AIP Bari
-Al Sindaco del Comune di Nardò
-Al Sindaco del Comune di Porto Cesareo

OGGETTO: Esposto contro ignoti per individuare i responsabili del mancato funzionamento della fognatura di Porto Cesareo e per il mancato completamento della fognatura a Torre Lapillo e Punta Prosciutto

-Con il Decreto Legislativo 11-5-1999 n. 152 il legislatore dava disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole .
-Con deliberazione n. 1441 del 4-8-2009, la Giunta Regionale pugliese ha approvato le integrazioni e le modificazioni al “Piano di Tutela delle acque” della Regione Puglia adottato con la precedente deliberazione n. 883 del 19-6-2007 , così come predisposte con il coordinamento del Servizio regionale tutela delle acque , dalla Sogesid s.p.a. , in esecuzione dell’apposito “Programma operativo” approvato dal Commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia con proprio decreto n. 40/CD/A del 26-3-2008 , di cui all’elaborato trasmesso dallo stesso Commissario con decreto n. 124 /CD/A del 27-7-2009 . Ha , quindi, rimesso la stessa al Consiglio regionale , unitamente al “piano di tutela delle acque”, ai fini della sua approvazione definitiva, ai sensi e per gli effetti dell’art. 121 del decreto legislativo 152/2006.

- Con deliberazione della Giunta regionale 28-12-2017 n. 2319 veniva prevista , quale soluzione alternativa della condotta sottomarina in territorio di Porto Cesareo, quella di scaricare i reflui depurati provenienti dallo stesso agglomerato nella condotta sottomarina di Nardò in quanto il recapito finale con condotta sottomarina nel mar Ionio di Porto Cesareo confliggeva con le limitazioni imposte dalla norma istitutiva della riserva marina protetta di Porto Cesareo ( D.M. 12-12-1997 ).
La stessa deliberazione incaricava l’AIP e l’AQP s.p.a. a porre in essere tutte le necessarie ed opportune attività ai fini di garantire la realizzazione della complessiva soluzione di adeguamento/potenziamento degli impianti e del recapito finale a servizio degli agglomerati di Porto Cesareo e di Nardò con il relativo sistema di gestione dei reflui ai fini del recupero irriguo ed ambientale degli stessi , alternativo alla condotta sottomarina .
-Con propria nota del 14-12-2018 il sottoscritto chiedeva informazioni all’Acquedotto Pugliese s.p.a. per quanto riguarda la fognatura nella marina di Torre Lapillo e Punta Prosciutto .
-Con protocollo n. 1196 del 7-1-2019 AQP comunicava al sottoscritto che per le restanti frazioni di Porto Cesareo , di cui Torre Lapillo è la località principale, stava redigendo uno studio di fattibilità per il completamento della rete fognante per un importo di 15 milioni di euro .
-Con prot. n. 152 del 20-2-2019 l’avv. Giovanni Giannini , assessore ai Lavori pubblici della Regione Puglia , rispondeva alla interrogazione scritta n. 1322 del consigliere regionale Antonio Trevisi riguardante i lavori di completamento e potenziamento della rete idrica e fognaria a servizio dell’area urbana di Porto Cesareo e località “ La strea “ e che per la marina di Torre Lapillo era previsto l’intervento denominato P1512 che avrebbe coperto il servizio al 70% dell’agglomerato .
-Con l’interrogazione n. 1425 il consigliere regionale Antonio Trevisi chiedeva all’assessore ai Lavori pubblici della regione Puglia se fossero stati avviati studi finalizzati alla realizzazione dei lavori di completamento della fognatura nera nelle restanti frazioni dell’agglomerato di Porto Cesareo , in particolare nella località di Torre Lapillo, le fonti di finanziamento ed i tempi previsti per l’inizio lavori.
-Con prot. n. 791 del 27-8-2019 l’Assessore ai lavori Pubblici rispondeva alla interrogazione n. 1425 , allegando la nota n. 2184 del 1-8-2019 dell’Autorità idrica Pugliese nella quale si specificava tra l’altro che c’era la copertura finanziaria per i lavori di completamento della fognatura nella marina di Torre Lapillo per un importo pari ad euro 16,5 milioni . Per la località di Punta Prosciutto invece non è stato previsto alcun intervento idrico e fognario.

Ciò posto, considerato che una parte della fognatura già pronta non può essere messa in funzione a causa della mancata autorizzazione regionale e ministeriale allo scarico finale, il sottoscritto chiede alle magistrature in indirizzo di individuare i responsabili dei ritardi per la messa in funzione della stessa, in particolare chiede alla magistratura contabile di recuperare eventuali somme dovute alla Comunità europea per le procedure di infrazione commesse dallo Stato italiano nel Comune di Porto Cesareo.
Si ringrazia per la cortese attenzione e si resta in attesa di comunicazioni al riguardo.

Veglie, 2-6-2021

admin – Mer, 02/06/2021 – 11:02