La riforma Giannini è incostituzionale

Il testo della riforma sulla scuola approvato alla Camera dei deputati ed ideata dal ministro della Pubblica Istruzione Giannini nonché dal presidente del Consiglio Matteo Renzi è incostituzionale nella parte in cui conferisce al Dirigente Scolastico il potere di assumere il personale con criteri soggettivi e non con criteri oggettivi.
Anche se è stato introdotto il principio che non possa essere assunto il personale in rapporto di parentela entro il 2° grado col dirigente scolastico, nulla vieta che due dirigenti scolastici si possano scambiare i favori assumendo i rispettivi parenti.
Le graduatorie attualmente in vigore prevedono criteri oggettivi come titoli di cultura e titoli di servizio; il curriculum contiene invece criteri non facilmente determinati e si presta ad abusi. Per la nostra costituzione i criteri devono essere certi e ben definiti. Abolire le graduatorie attualmente in vigore ha un solo scopo: crearsi delle clientele.
Quanti ricorsi al TAR ci saranno avverso le nomine clientelari effettuate dai presidi? Perché complicare la vita ai precari della scuola?

Veglie, 4-6-2015

admin – Gio, 04/06/2015 – 12:24